CSIT, IL PRESIDENTE AICS APRE LO SPORT AMATORIALE MONDIALE AGLI ATLETI PARALIMPICI

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In corso a Tortosa il congresso della Confederazione internazionale dello sport per tutti presieduta da Bruno Molea: all’ordine del giorno le “Olimpiadi” amatoriali del 2019 e l’inclusione delle persone con disabilità

Aprire ufficialmente il movimento mondiale dello sport amatoriale alla comunità Paralimpica internazionale: questo uno degli obiettivi più ambiziosi attorno a cui si riunirà venerdì 26 a Tortosa, in Catalugna, il congresso della Csit, la Confederazine internazionale dello sport amatoriale presieduta da Bruno Molea. Proprio Molea, anche membro della giunta nazionale del Comitato italiano Paralimpico, ha nel corso del suo mandato presidenziale aperto ufficialmente la Confederazione alla comunità di atleti con disabilità nell’obiettivo di allargare gli strumenti di inclusione della Confederazione stessa nata oltre un secolo fa come Associazione per la promozione dello sport tra i lavoratori.
Il congresso di venerdì, anticipato dalle commissioni tecniche e dai workshop di settore già in corso, si confronterà anche sull’organizzazione tecnica dei “World Sports Games” 2019, le “Olimpiadi” dello sport amatoriale che si terranno proprio a Tortosa dal 2 al 7 luglio prossimo, e su altre strategie di sviluppo della Confederazione.
“Csit ha oltre un secolo di storia, rappresenta 43 Nazioni e ha quindi anime e sensibilità diverse al suo interno – commenta il presidente Molea -. Vista l’esperienza accumulata non solo in Aics che da tempo è anche ente di promozione sportiva Paralimpica, ma anche nel Cip, ho pensato fosse giunto il tempo di proporre anche in Csit politiche sportive che fossero strettamente rivolte all’inclusione delle persone con diverse abilità perché solo così un movimento internazionale dello sport amatoriale può dirsi universale. Per la stessa ragione, Csit si è anche dotata recentemente di un fondo di solidarietà che consenta agli atleti degli Stati membri più poveri di partecipare ai nostri ‘World sport games’. Lo sport è strumento politico fortissimo: sta sopra le parti e consente di abbattere le barriere sia mentali che fisiche. Un valore aggiunto enorme in una struttura che rappresenta oltre 40 Stati nel mondo, alcuni dei quali storicamente in conflitto tra loro”.

(Nella foto, Molea con la sindaca di Tortosa Meritxell Roigé Pedrola e il presidente della Unió de Consells Esportius de Catalunya, Jaume Domingo)

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