L’URBAN PARK “EDEN” A RISCHIO CHIUSURA, AICS: “APPELLO ALLE ISTITUZIONI PER SALVARE QUESTA ESPERIENZA UNICA IN EUROPA”

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Lo stabile dove ha sede lo “Spazio Oz”, gestito da Aics Bologna, è stato acquisito da una società di sviluppo immobiliare: lì il festival “Prototype” ha appena riunito oltre 2mila atleti e sempre lì sono cresciuti tra i più grandi campioni di skate d’Italia
L’urban park indoor più grande e frequentato d’Italia e fra i più importanti d’Europa rischia la chiusura. Lo stabile in cui opera è infatti stato acquistato dalla Midi srl, partecipata al 100% di Unipol, che si occupa di sviluppi immobiliari e che lì potrà realizzare qualsiasi cosa. Contro il rischio chiusura dello “Spazio Oz” da tempo gestito dall’Aics Bologna e dall’associazione Eden, si è levata l’assemblea delle attività che ora si appella alle istituzioni perché il centro non venga chiuso e perché l’esperienza culturale e sociale maturata al suo interno non venga dispersa. Presa di posizione condivisa da Aics che da tempo ha fatto di quello spazio un esempio positivo di quanto lo sport e la promozione della cultura sportiva siano in grado di veicolare i valori di condivisione, educazione e rispetto di sé e degli altri anche contro ogni pericolo di degrado. «Esprimo tutta la mia preoccupazione per il rischio chiusura del centro – commenta il presidente nazionale di Aics Bruno Molea -. Da tempo, Spazio Oz, nato nella sede di un ex stabilimento industriale abbandonato e quindi a rischio degrado, offre spazi fisici e culturali a bambini, famiglie, ragazzi. Lì sono cresciuti indiscussi campioni dello skate e sempre lì appena poche settimane fa è stata ospitata la quinta edizione di Prototype, il Festival internazionale dello sport e della cultura che ha riunito oltre 2mila atleti e tanti accompagnatori da tutta Europa. Questa è un’esperienza, sportiva e culturale, senza precedenti e che sprigiona una forza sociale incredibile: vantaggi che non possono andare persi. Mi unisco alle attività in seno a spazio Oz e mi appello alle istituzioni e all’amministrazione comunale affinché si faccia il possibile perché questo impegno non venga vanificato».
«La logica – aggiungono le attività in seno a Oz – avrebbe voluto che i nuovi proprietari dessero ai ragazzi (che hanno protetto il posto in questi anni) il tempo ?minimo ??per individuare un nuovo stabile idoneo. Speravamo in un? anno ?di? tempo, ?in cui ci saremmo fatti carico della custodia, per evitare che la ex fabbrica diventasse di nuovo terra di nessuno, come qualche anno fa. I?nvece, ora vogliono lo stabile libero subito. I nostri corsi? ospitano bambini, adolescenti e i loro genitori.  Sol?o oggi pomeriggio, allo spazio OZ, si sono allenati 300 atleti, che non hanno un domani. Neanche Asia Lanzi, nata in questo spazio, campionessa italiana di skateboarding, promessa alle prossime Olimpiadi di Tokyo. Questo spazio ce lo invidiano in tanti Paesi.? L’Eden park è questo: 5.000 tesserati appassionati e assicurati. Chiediamo il sostegno delle associazioni bolognesi perché la nostra esperienza non muoia».

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